Come arredare una casa di riposo: Arredamento e funzioni terapeutiche.
Le case di riposo spesso danno l’impressione di essere impostate come ospedali specifici per anziani, piuttosto che come luoghi dove le persone possono vivere piacevolmente e in modo duraturo. Bisogna invece prendere atto delle profonde trasformazioni che sono intervenute negli ultimi anni; gli istituti per anziani non sono più strutture di esclusivo carattere socio-assistenziale-infermieristico.
L’ attenzione all’ individuo, spesso fragile per età, patologia o per lo stress dovuto all’ istituzionalizzazione si deve enucleare in ogni aspetto della cura. Questo concerne anche l’ambiente e più specificatamente l’arredamento della struttura.
Il possesso degli standard e dei requisiti minimi strutturali e gestionali non appare di per se in grado di soddisfare un buon livello di prestazione ed organizzazione. Studi evidenziano che l’ambiente è in grado di trasmettere il senso di benessere e di limitare l’ esproprio dell’ anziano dal suo ambiente di vita precedente. L’ambiente deve essere armonia di spazi, materiali, colori e arredi. L’ambiente deve esprimere sicurezza e deve essere terapeutico, ecologico e protesico. L’ambiente fa parte del sistema di cure: deve stimolare l’anziano ad aiutarsi, eliminando la sopracitata atmosfera tipica degli ospedali e offrire la sensazione di sentirsi come a casa.
Un arredamento ridotto al minimo e poco personalizzato appare freddo e rende difficile l’appropriarsi degli spazi e il percepirli come “casa propria”.
La strutturazione degli ambienti e dei contenuti è frutto di un attento studio, passo successivo è la scelta di quei complementi in grado di creare uno spazio ove promuovere l’agio e il benessere; in questo possono aiutare talune discipline come la cromoterapia e l’ aromaterapia.
La cromoterapia consiste nell’ utilizzo dei colori per fini terapeutici volti alla ricerca della salute. Si considera il colore come una forma di energia attiva a più livelli: fisico, mentale, emozionale e spirituale. Si utilizzeranno i colori freddi (azzurro, indaco, violetto, verde) per tinteggiare le camere perchè infondono tranquillità e pace stimolando il riposo; differentemente i colori caldi (arancio, rosso, giallo) che hanno un effetto eccitante saranno da preferire ove l’attività e l’ azione hanno un ruolo preponderante.
L’aromaterapia invece si pone lo scopo di promuovere l’agio attraverso la stimolazione olfattiva. Una profumazione gradevole ed evocativa di ricordi positivi può indurre la persona a sensazioni di sollievo.
Semplificando si può stilare un decalogo di requisiti di una struttura in tema di ambiente ed arredamento:
- La R.S.A. deve rispettare le norme di edilizia regionale e le leggi in materia di sicurezza.
- La R.S.A. deve essere ben ubicata nel centro urbano o nelle sue vicinanze, deve avere regolari collegamenti attraverso i mezzi pubblici.
- Si deve strutturare in nuclei di 20 ospiti prevedendo al massimo due letti per camera, dotandosi anche di camere singole.
- Avere una adeguata e moderna strumentazione (bagno assistito, sollevapersone, sistema di chiamata a letto, ausili alla deambulazione, materassi antidecubito, spondine regolabili…).
- Avere alti standard di pulizia.
- Garantire agli ospiti spazi di autonomia (assenza di barriere architettoniche, personalizzazione della camera, possibilità per gli ospiti di telefonare e ricevere chiamate facilmente, spazio dedicato alle passeggiate e alla lettura).
- Avere spazi adeguati e piacevoli ove somministrare i pasti. Prevedere spazi ove tramite l’animazione, la riabilitazione cognitiva e la terapia occupazionale fornire una risposta di tipo attivo ai bisogni degli ospiti e ove mantenere e coltivare i pregressi interessi.
- Sotto l’aspetto pratico avere una corretta segnaletica ed illuminazione al fine di aiutare le persone ipovedenti.
- Scegliere arredamenti armoniosi, sicuri (angoli stondati, facilità d’ accesso e di utilizzo…) e che richiamino un’idea di familiarità.
- Valutare la creazione dei c.d. “reparti alzheimer”: nuclei ove l’arredamento è organizzato in maniera Più familiare ed intuitiva in modo da andare incontro ai bisogni degli ospiti con tale patologia, rispettando i loro dilatati tempi. In merito si segnalano pareri discordanti fra chi ritiene che una tale demenza necessiti di misure ad hoc e chi vede nella creazione di tali reparti una forma di isolamento.
Infine va ricordato che il clima favorevole ed empatico è reso tale dalle persone, dalla professionalità portata avanti col cuore.
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